Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog? No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.

Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog?

No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.



ATTENZIONE! QUESTI RIASSUNTI SONO COMPLETI DI FINALE!

Ho letto moltissimi libri, alcuni scelti in base ai miei gusti, molti altri consigliati da amici o dal fatto che fossero diventati negli anni/decenni/secoli dei classici 'imperdibili'. Ho avuto molte sorprese, ma anche molte delusioni. Ho trovato moltissimi libri sconosciuti davvero degni di esser letti e moltissimi classici o bestsellers da evitare come la peste.

Non ho nessuna competenza letteraria, scarsissima istruzione e solo molta voglia di leggere, confrontarmi ed eventualmente aiutare altri indecisi come me nella scelta del loro prossimo libro da leggere.

Ho iniziato ad elencare quelli che avevo letto dopo aver preso in prestito dalla biblioteca, per l'ennesima volta, sempre lo stesso libro!

Inoltre ho la bruttissima tendenza a dimenticarmi quasi del tutto la trama e a non rileggere quasi mai (ci sono state pochissime eccezioni) lo stesso libro più di una volta.

Per questi motivi ho deciso di trascrivere i riassunti alla buona che faccio a quella capra del mio ragazzo che, non avendo la passione per la lettura, ha tuttavia la passione per le storie e mi chiede di raccontargli questo o quell'altro libro.

mercoledì 23 aprile 2014

“Dell'amore e degli altri demoni” G.G. Marquez: 7

Adesso mi attirerò le ire di tutti, ma a me non è per nulla piaciuto. Oltre alla trama molto piatta, e abbastanza scontata se inserita nel contesto storico in cui si svolge la narrazione, non ho apprezzato neanche lo stile e la scarsa definizione dei personaggi. Ho dato un volto alto per la crudezza con cui vengono descritte situazioni tremende senza tentare di epurare o imbellettare la realtà.



Colombia durante l'inquisizione spagnola

Immaginate un cascinale con campi e terre annesse in cui lavorano schiavi africani dediti a riti vodoo. Immaginate una donnona, un tempo affascinate, delusa dalla vita e dall'amore (del suo amante) sposata con un ometto borghese in perenne collera con sua moglie.
Immaginate che questa coppia mal assortita abbia una figlia con lunghi capelli rossi di nome Sierva Maria. Non è difficile a questo punto immaginarsela come un animaletto selvatico, mai considerata dai propri genitori, sempre a bazzicare nelle casupole degli africani, imparando la loro lingua e i loro rituali e che mente perchè tanto non c'è nessuno a cui importi la verità. Durante la visita al mercato di paese, per il suo 12 compleanno, viene morsa da un cane rabbioso. Dopo poco inizia a comportarsi stranamente, come fosse posseduta dai demoni. Il padre, riscoperto un po' di amore paterno, la fa prima curare da un medico famoso , Abrenuncio, ma poi, umiliato dal comportamento poco ortodosso della piccola, la sbatte in un convento di clausura. Qui viene martoriata, torturata ed esorcizzata. Se ne occupa il braccio destro del vescovo, il bibliotecario Cayetano Delaura. Durante le visite, a poco a poco, si innamorano l'uno dell'altra (nonostante la marcata differenza d'età, lei 12 lui 36 anni). Diciamo che, secondo me, è difficile non innamorarti dell'unica persona in tutta la tua vita che ti ascolta e non cerca di pestarti e che inoltre è il tuo unico contatto col mondo... Io più che amore ho visto un'allegrissima Sindrome di Stoccolma, comunque alla fine vengono beccati e separati.
Il prete confessa la sua colpa e viene spedito in un lebbrosario, per molti anni dove, nonostante le sue preghiere, non muore di lebbra e sopravvive con il demone dell'amore nel cuore. 
A Sierva Maria spetta una sorte molto più crudele. Verrà infatti sottoposta ad esorcismi sempre più intensi nel convento. Quando non vede più ritornare da lei Delaura si lascia morire di fame finchè non viene trovata morta da una suora che la deve scortare giù per il 6° esorcismo. L'autore definisce la sua morte come “morte d'amore”. Io direi che più che per amore, è morta per la prigionia, le purghe con l'acqua santa, il poco cibo, l'isolamento quasi totale e per aver perso ogni speranza per il futuro, ma forse in effetti intendeva “è morta per l'amore della fede malata e perversa che governava su tutto e tutti...”.

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