Adesso mi attirerò le ire di tutti, ma
a me non è per nulla piaciuto. Oltre alla trama molto piatta, e
abbastanza scontata se inserita nel contesto storico in cui si svolge
la narrazione, non ho apprezzato neanche lo stile e la scarsa
definizione dei personaggi. Ho dato un volto alto per la crudezza con
cui vengono descritte situazioni tremende senza tentare di epurare o
imbellettare la realtà.
Colombia durante l'inquisizione
spagnola
Immaginate un cascinale con campi e
terre annesse in cui lavorano schiavi africani dediti a riti vodoo.
Immaginate una donnona, un tempo affascinate, delusa dalla vita e
dall'amore (del suo amante) sposata con un ometto borghese in perenne
collera con sua moglie.
Immaginate che questa coppia mal
assortita abbia una figlia con lunghi capelli rossi di nome Sierva
Maria. Non è difficile a questo punto immaginarsela come un
animaletto selvatico, mai considerata dai propri genitori, sempre a
bazzicare nelle casupole degli africani, imparando la loro lingua e i
loro rituali e che mente perchè tanto non c'è nessuno a cui importi
la verità. Durante la visita al mercato di paese, per il suo 12
compleanno, viene morsa da un cane rabbioso. Dopo poco inizia a
comportarsi stranamente, come fosse posseduta dai demoni. Il padre,
riscoperto un po' di amore paterno, la fa prima curare da un medico
famoso , Abrenuncio, ma poi, umiliato dal comportamento poco
ortodosso della piccola, la sbatte in un convento di clausura. Qui
viene martoriata, torturata ed esorcizzata. Se ne occupa il braccio
destro del vescovo, il bibliotecario Cayetano Delaura. Durante le
visite, a poco a poco, si innamorano l'uno dell'altra (nonostante la
marcata differenza d'età, lei 12 lui 36 anni). Diciamo che, secondo
me, è difficile non innamorarti dell'unica persona in tutta la tua
vita che ti ascolta e non cerca di pestarti e che inoltre è il tuo
unico contatto col mondo... Io più che amore ho visto
un'allegrissima Sindrome di Stoccolma, comunque alla fine vengono
beccati e separati.
Il prete confessa la sua colpa e viene
spedito in un lebbrosario, per molti anni dove, nonostante le sue
preghiere, non muore di lebbra e sopravvive con il demone dell'amore nel cuore.
A Sierva Maria
spetta una sorte molto più crudele. Verrà infatti sottoposta ad esorcismi sempre più intensi nel convento. Quando non vede più
ritornare da lei Delaura si lascia morire di fame finchè non viene
trovata morta da una suora che la deve scortare giù per il 6°
esorcismo. L'autore definisce la sua morte come “morte d'amore”.
Io direi che più che per amore, è morta per la prigionia, le purghe
con l'acqua santa, il poco cibo, l'isolamento quasi totale e per aver
perso ogni speranza per il futuro, ma forse in effetti intendeva “è
morta per l'amore della fede malata e perversa che governava su tutto
e tutti...”.
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