Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog? No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.

Ma avevamo proprio bisogno del tuo blog?

No, ma io avevo proprio bisogno di scriverne uno.



ATTENZIONE! QUESTI RIASSUNTI SONO COMPLETI DI FINALE!

Ho letto moltissimi libri, alcuni scelti in base ai miei gusti, molti altri consigliati da amici o dal fatto che fossero diventati negli anni/decenni/secoli dei classici 'imperdibili'. Ho avuto molte sorprese, ma anche molte delusioni. Ho trovato moltissimi libri sconosciuti davvero degni di esser letti e moltissimi classici o bestsellers da evitare come la peste.

Non ho nessuna competenza letteraria, scarsissima istruzione e solo molta voglia di leggere, confrontarmi ed eventualmente aiutare altri indecisi come me nella scelta del loro prossimo libro da leggere.

Ho iniziato ad elencare quelli che avevo letto dopo aver preso in prestito dalla biblioteca, per l'ennesima volta, sempre lo stesso libro!

Inoltre ho la bruttissima tendenza a dimenticarmi quasi del tutto la trama e a non rileggere quasi mai (ci sono state pochissime eccezioni) lo stesso libro più di una volta.

Per questi motivi ho deciso di trascrivere i riassunti alla buona che faccio a quella capra del mio ragazzo che, non avendo la passione per la lettura, ha tuttavia la passione per le storie e mi chiede di raccontargli questo o quell'altro libro.

sabato 19 aprile 2014

"La vita e le straordinarie, sorprendenti avventure di Robinson Crusoe" Daniel Defoe: 8

Interessante e scorrevole. Offre diversi spunti di riflessione e apre uno spiraglio sulla sostanziale uguaglianza dell'animo umano a prescindere da razza, religione e condizione sociale. Decisamente all'avanguardia se si considera che è stato pubblicato nel 1719!



1632 York – Inghilterra.
Robinson Crusoe è un ragazzo di famiglia benestante di origini tedesche. Minore di tre fratelli, decide, spinto dal suo bisogno di avventure, di lasciare la casa paterna e partire per mare. Il padre, per dissuaderlo, gli spiega che la sua condizione è la più invidiabile che possa esistere, non deve faticare per vivere e non ha nessun tipo di responsabilità logorante. La prospettiva di una vita felice e semplice non gli basta e fugge da casa per imbarcarsi per Londra (1/9/1651). Nella sua prima traversata incontra una tempesta e giura e spergiura di non prendere mai più il mare se mai fosse sopravvissuto, promessa che ovviamente rompe in capo a qualche giorno. Riprende il mare, seconda tempesta, molto più forte della prima. Stessi piagnistei, stesse promesse e stesse lacrime di coccodrillo. Naufragano a Yarmouth (Inghilterra) e vengono aiutati dalle persone sulla spiaggia a mettersi in salvo. Il capitano della nave sconsiglia vivamente a Robinson qualunque altro viaggio per mare, ma lui, testardo come un caprone, punta verso Londra e si imbarca per una traversata verso la Guinea. Fa amicizia col capitano e, concludendo il viaggio con netto guadagno, decide di ripeterlo. La seconda nave su cui viaggia viene attaccata da pirati turchi che li fanno prigionieri e li portano a Salè (Marocco). Robinson viene tenuto come schiavo dal capitano della nave corsara e lavora per lui per due anni finchè non fugge con un uomo e un ragazzo. Appena rubata la chiatta/barca del padrone e preso il largo, getta in mare l'uomo e fa promettere al ragazzo, Xury, di essergli fedele. Così partono seguendo la costa africana andando in direzione Sud, sbarcando ogni tanto tra i selvaggi per far rifornimento di cibo fresco e di acqua dolce. Incrociano una nave portoghese che li carica a bordo e propone a Robinson di portarlo in Brasile (meta della nave) e di tenere Xury come marinaio per dieci anni per poi restituirgli la libertà a patto che si fosse fatto cristiano.
Sbarca in Brasile e mette su, con i pochi soldi che ha, una piccola, ma fruttuosa, coltivazione di canna da zucchero e di tabacco. Nel 1659, in accordo con altri coltivatori vicini, riparte verso la Guinea per procurarsi illegalmente degli schiavi da far lavorare nelle piantagioni. Durante questo viaggio si scatena una forte tempesta che provoca la morte di tutto l'equipaggio della nave e il naufragio di Robinson su un'isola deserta (Venezuela). Dopo un comprensibile sconcerto iniziale, torna al relitto della nave e salva tutto il salvabile (cibo, acqua, alcolici, armi, polvere da sparo, ecc ecc) portando a riva tutto. Trova una grotta in cui rifugiarsi e costruisce un vero e proprio fortino come riparo per i pericolosi selvaggi cannibali (in realtà scopre in seguito che l'isola è deserta e non ci sono neanche predatori pericolosi!).
Inizia a costruirsi tutta una serie di comodità della vita quotidiana, a coltivare la terra, ad allevare le capre presenti sull'isola e si spinge ad esplorare l'altro lato dell'isola dove trova viti e cedri.
Cattura e addestra diversi animali da compagnia (due gatti e un cane che aveva già sulla nave) Loreto, il suo primo pappagallo parlante e altri uccelli a cui tarpa le ali perchè rimangano vicino alla sua grotta. Si costruisce anche una depandance nel folto dell'isola.
Dopo una febbre molto grave scopre la fede. Inizia a leggere e a studiare la Bibbia e diventa riconoscente alla Divina Provvidenza che l'ha fatto approdare su una bella isola invece di lasciarlo morire insiema agli altri membri dell'equipaggio.
Dopo 12 anni scopre un'impronta sulla spiaggia e si apre il capitolo paranoico del libro. Se finora ha sempre zompettato allegro tra una schioppettata ad una capra e una rollata di tabacco, adesso si aggira furtivo e silenzioso per l'isola, facendo attenzione a non farsi sentire dai pericolosi sevaggi.
In realtà questi pericolosi e cannibali selvaggi si fanno allegramente i fattacci loro. Ogni anno e mezzo/due o comunque al termine di una guerra tra tribù, approdano su quest'isola, montano il barbecue e mangiano i prigionieri di guerra. Non ripuliscono nulla e ripartono in sella a robuste canoe verso la loro isola natia. Robinson, scioccato dal cannibalismo e per lo sfacelo che lasciano sempre sulla spiaggia, decide di ammazzarli cristianamente tutti a schioppettate. Durante questo suo attacco furtivo copre la fuga di un prigioniero destinato a diventare la seconda portata e lo salva. Lo chiama Venerdì, con immensa fantasia, lo rassicura, lo prende in simpatia, lo nutre, lo converte al cristianesimo e gli dice che da adesso può tranquillamente chiamarlo padrone. Quindi gli insegna il mestiere del coltivatore, del pastore e del tuttofare e vivono anni felici insieme.
Sono passati 28 lunghi anni dal naufragio di Robinson.
Durante il successivo banchetto tribale Robinson e Venerdì salvano altri due prigionieri e... carrambata delle carrambate... uno è il padre di Venerdì e l'altro è un marinaio spagnolo di una nave naufragata qualche giorno prima sull'isola dei cannibali. Salvano entrambi e scoprono che ci sono altri naufraghi spagnoli e che vivono più o meno pacificamente con i selvaggi della tribù del padre di Venerdì. Robinson manda lo spagnolo e il padre di Venerdì da loro per invitarli sulla sua isola come suoi sudditi/ospiti.
Nel frattempo arrivano sull'isola otto uomini inglesi su una lancia. Cinque di quest'uomini fanno parte dell'equipaggio ammutinato di una nave inglese. Fanno sbarcare sull'isola, creduta da loro deserta, il capitano e due marinai a lui fedeli. Robinson riesce a parlare di nascosto con questi tre uomini e organizza un piano per rimpossessarsi della nave con la ricompensa di un passaggio a casa per lui e Venerdì.
Con una serie di manovre losche riescono a risalire sulla nave e a riprendere il controllo e il 19/12/1686 partono verso l'inghilterra arrivandoci il 11/6/1687.
Arrivato in inghilterra e trovando i suoi genitori morti e il conto in banca pieno, riparte verso Lisbona per controllare i guadagni e vendere i suoi possedimenti in Brasile. Adesso è un uomo immensamente ricco decide quindi di ritornare in Inghilterra e sistemarsi. Per fortuna stavolta non prende il mare, ma compie il viaggio via terra. Ovviamente quando uno è fortunato è fortunato e quindi anche via terra incontra una difficoltà dopo l'altra e un pericolo in fila al successivo (lupi, orsi, ghiaccio, guida cioppa) e stravolto, ma vivo arriva nella sua amata ingiìhilterra nel 14/1/1688 dove si sistema, si sposa, figlia e vive da ricco senza pensieri né problemi finchè....

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